Cavalli e cavalieri accompagnarono con le loro gesta tutto il periodo del Medioevo. Noi vi proponiamo delle rievocazioni medioevali con duelli di scherma e giostre a cavallo, solenni parate e spettacoli equestri. A vostra discrezione studieremo per Voi la combinazione più appropriata ed efficace!
Un pò di storia
Nel Medioevo un'élite aristocratica di guerrieri afferma il proprio ruolo sociale e la forza dei propri valori (lealtà, prodezza, altruismo, cortesia… sullo scenario di grandi eventi, ma anche di vita quotidiana. La letteratura e la poesia ne mantengono vivo nei secoli il ricordo sfumato nella leggenda. Nascono gli Ordini cavallereschi, si definisce un ruolo preciso della cavalleria nell'esercito.
Chi è innanzi tutto il cavaliere? Il cavaliere è un soldato di mestiere che deve tale nome al fatto di combattere cavallo, al servizio di un signore o di un re, e che svolge tale attività con un alto grado di competenza tecnica ed economica. Il suo è infatti un lavoro che richiede un lungo e meticoloso addestramento e comporta notevoli costi, sia per l'acquisto dell'equipaggiamento (armi e corazze) sia per il mantenimento della cavalcatura, al punto che con il tempo finirà per essere appannaggio di una vera e propria élite aristocratica, in grado di provvedere autonomamente al sostentamento proprio e di quanti altri si vogliano assoggettare al suo servizio.
Soldato di mestiere al servizio signore, il cavaliere è una figura che fa la sua comparsa sulla scena dell'Europa cristiana a partire dall'Alto Medioevo, dacché attraverso una lenta evoluzione, contemporaneamente tecnica e sociale, va acquistando progressivamente un ruolo ben preciso e riconoscibile.
Un aspetto fondamentale dell'equipaggiamento del cavaliere era rappresentato dall'armatura, costituita inizialmente da una cotta di maglia di ferro, chiamata lorica, che proteggeva il corpo fino a metà coscia, al di sopra della quale veniva indossata una sopraveste per evitare che si riscaldasse al sole. Successivamente a tale cotta a si allungherà tanto da coprire anche le braccia e le gambe, mediante maniche e cosciali di ferro, e prenderà il nome di usbergo.
Calze, maniche, cappucci e guanti di maglia andarono a poco a poco a completare il vestito di ferro del cavaliere conferendogli un aspetto sinistro e pauroso, reso ancora più inquietante dalle vistose insegne minacciose che ne decoravano la sopraveste.
Dal XIII secolo in poi l'armatura si appesantì ulteriormente per l'aggiunta di piastre rigide di ferro, che avevano il compito di proteggere le parti più esposte fino a diventare nel XV secolo interamente di metallo, formata da parti rigide ben articolate onde consentire l'agilità dei movimenti. A completamento di questo vestimento di ferro c'erano poi l'elmo e lo scudo.